Fumetti e libri LGBTQ+ (febbraio 2024)

I consigli di Libreria Antigone e Fumetti Fuori

Fumetti e libri LGBTQ+ (febbraio 2024)

Puntata speciale di Iride: libri e i fumetti LGBTQ+ consigliati da Mauro Muscio della Libreria Antigone e da Massimo Basili di Fumetti Fuori.

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Iride: Stai ascoltando Iride, il podcast che guarda il mondo attraverso gli occhi di artiste e artisti LGBTQ.

Io sono Guido e oggi inauguriamo una nuova rubrica mensile con due ospiti d'eccezione: Mauro Muscio, fondatore della libreria Antigone, e Massimo Basili, fondatore del progetto Fumetti Fuori!

Benvenuti.

Massimo Basili: Ciao, Ciao a tutti.

Mauro Muscio: Ciao.

Iride: Ogni mese Massimo e Mauro ci consiglieranno libri e fumetti rigorosamente a tema LGBTQ e se quello che diranno nei prossimi minuti ti incuriosirà ricordati che la libreria Antigone ha riservato uno sconto del 10% su libri e fumetti acquistati sul loro sito libreriantigone.com a tutte le ascoltatrici o gli ascoltatori di Iride che utilizzeranno il codice sconto IRIDEPOD23.

Partiamo subito da te Massimo. Che cosa ci proponi oggi?

Massimo Basili: Propongo tre libri che in realtà sono di più. Però adesso vi spiegherò perché sono di più, di due autori, un autore e un'autrice che tra l'altro sono anche amici fra di loro e sono Giulio Macaione con Scirocco e La casa delle Magnolie di Flavia Biondi. Poi parlerò di una miniserie uscita per Sergio Bonelli Editore a cui hanno collaborato questi due

Iride: Da quale vogliamo iniziare?

Scirocco

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Massimo Basili: Partiamo da Scirocco che è un libro uscito nel duemila e ventuno per Bao Publishing.

È l'ultimo uscito di Giulio Macaione, che in realtà sta preparando un altro libro autobiografico e sarà sicuramente il tema LGBT anche questo. Questo Scirocco è un libro con personaggi LGBT ambientato tra Venezia e la Sicilia, che parla di una famiglia - di solito le famiglie sono al centro del racconto delle storie di Giulio - dove c'è un papà gay, un ragazzo padre , che ha una una giovane figlia che vuole diventare una ballerina della Scala e nel frattempo deve affrontare anche la malattia della madre anziana.

È un libro particolarmente commovente e toccante. Una una cosa bella di questo libro che consiglio è perchè è una storia commovente ed è come se desse le istruzioni o comunque delle linee guida per lottare e liberarci dalle zavorra che ci impediscono di vivere più liberi e realizzati nei nostri sogni e nei nostri progetti.

Iride: Qual è un particolare di questo libro che ti ha colpito particolarmente?

Massimo Basili: L'abilità di Giulio Macaione nel far recitare i personaggi. È un autore bravissimo che si è fatto le ossa dall'inizio degli anni duemila con diverse case editrici e si è specializzato nel disegno dei personaggi e delle sfumature dei sentimenti e delle emozioni dei personaggi e quindi, quando lo leggerete ve ne accorgerete, in ogni vignetta ci sono delle situazioni in cui la recitazione dei personaggi è particolarmente curata e le situazioni, le varie situazioni sia comiche che drammatiche che un po' più leggere, sono rese con grande maestria dal disegno di Giulio, che è anche autore della sceneggiatura. Quindi è un libro interamente suo.

Iride: Puoi dirci qualcosa di più su Giulio Macaione?

Massimo Basili: Si è fatto le ossa come disegnatore con la Kappa Edizioni che è una casa editrice che non esiste più ma che tra fine anni novanta e inizio anni duemila è stata importantissima nell'editoria a fumetti LGBT perché hanno esordito un sacco di autori e autrici che hanno raccontato a fumetti le storie quer.

Ha partecipato a due libri con Massimiliano De Giovanni che si chiamano The Fag Hag, innamorarsi a Milano ha cominciato a lavorare come autore unico, quindi sia dei disegni che delle sceneggiature a partire dal 2015 con la casa editrice Comma22 di Bologna con il libro Ofelia in cui hanno esordito dei personaggi gay orsi che poi sono diventati i protagonisti di un libro che è uscito con la case di fumetti LGBT Renbooks, che anche lei non esiste più, però è stata importantissima per l'editoria a fumetti LGBT.

Dal 2016 Giulio Maccarone ha cominciato a lavorare con Bao Publishing, con cui attualmente ancora collabora e dal 2016 sono usciti Basilicò, sempre a tema LGBT, Stella di Mare nel 2018 e poi questo Scirocco, che appunto è uscito nel 2021.

Iride: Quindi questo primo libro consigliato da Massimo è Scirocco di Giulio Macaione.

Prima di passare al secondo consiglio di Massimo Basili, volevo chiederti che cos'è il progetto Fumetti Fuori di cui sei fondatore.

Massimo Basili: Fumetti Fuori è una rassegna di autrici e di autori di fumetti LGBT che si manifesta attraverso incontri, presentazioni, tavole rotonde. Le presentazioni le abbiamo realizzate più che altro alla libreria Antigone di Milano con cui collaboriamo appunto da tanti anni.

Ha una pagina Facebook, una pagina Instagram, in preparazione anche un sito dove metteremo tutte le recensioni e tutti i racconti degli autori delle autrici LGBT e queer che sono passati da Fumetti Fuori.

Iride: Troverete tutti i link per i profili social e il sito internet, quando verrà attivato, qua in descrizione e sul sito iride.art dove troverete anche questa puntata.

Passiamo al tuo secondo consiglio.

La casa delle magnolie

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Massimo Basili: Il secondo consiglio è La casa delle Magnolie di Flavia Biondi.

Flavia Biondi, amica di Giulio. Sono tutti e due autori che vivono a Bologna e fanno parte della scena fumettistica bolognese, che è in buona parte LGBT.

È uscito anche questo per Bao Publishing, però, più di recente, nel 2023 e lo consiglio sicuramente perché è il primo libro di Flavia che si occupa di personaggi femminili queer dopo essersi occupata di tanti libri con personaggi invece gay.

E anche Flavia è particolarmente brava nel raccontare storie di famiglia e in più rispetto a Giulio c'è un un un occhio particolare, un'attenzione particolare per il racconto della provincia italiana da buona toscana qual è Flavia.

E un particolare che mi ha colpito molto di questo libro, La casa delle Magnolie, è la cura e la sensibilità con cui Flavia racconta questi personaggi femminili con uno sguardo molto protettivo perché avendo affrontato i personaggi maschili che che lei ha affrontato con maggiore disinvoltura e libertà, invece questi personaggi femminili, lei lo ha dichiarato espressamente, hanno bisogno secondo lei di più protezione quindi è come se li avesse protetti dagli sguardi indiscreti dei lettori.

Quindi ha parlato di una storia d'amore sui generis fra questi due personaggi, Amelia e Ada, che sono le protagoniste di La casa delle Magnolie ma ha cercato di proteggerli appunto da dall'uso e dall'abuso dell'erotismo femminile che di solito c'è anche nei fumetti LGBT e quindi il suo racconto di questa storia è molto delicato, è molto attento e sensibile.

Iride: Cos'altro ci puoi raccontare dell'autrice?

Massimo Basili: Anche lei è passata da Renbooks, la casa editrice LGBT che adesso non esiste più che però come dicevo prima è stata importantissima per far esordire tantissimi autori e autrici e lei esordisce nel 2008 con Barba di Perle.

Poi è uscito L'orgoglio di Leone, che hanno avuto un buon successo tra i lettori e le lettrici LGBT. Poi è uscito il suo primo libro che aveva realizzato durante l'Accademia di Belle Arti a Bologna e uscito però nel 2015 sempre con Renbooks ed è passata anche lei a Bao Publishing con cui 2015 con La Generazione, anche questo un libro a tema LGBT con protagonista un personaggio gay.

Poi è uscita La Giusta Misura che non era a tema LGBT però aveva dei personaggi LGBT. Che comunque consiglio lo stesso di recuperare. E poi è uscito Le Maldicenze, che in realtà è la ristampa di Orgoglio di Leone e Barba di Perle. E una cosa bella della bravissima Flavia Biondi che vi consiglio di di seguire è la sua abilità nel raccontare appunto le storie della provincia italiana e come le vite dei personaggi LGBT si si svolgono attraverso il coming out alle prese con le famiglie della provincia italiana di fronte ai temi delle nostre vite gay, lesbiche e trans.

Quindi anche ne La Casa delle Magnolie c'è questa particolare attenzione nel raccontare la provincia.

Una cosa interessante che Flavia ha raccontato in alcune interviste è che il suo legame con la provincia non si è mai interrotto. Anche lei vive a Bologna, come Giulio Macaione ma torna spesso in Toscana e addirittura fa il lavoro di contadina che non le dispiace continuare a fare sia perché il lavoro di fumettista non le permette di vivere per la totalità del suo reddito e sia perché comunque le piace non recidere i suoi legami con la provincia e con la famiglia di origine e fa anche la l'insegnante di fumetto.

Ma comunque diciamo che la sua la sua carriera così come anche quella di Giulio rappresentano abbastanza bene la la vita dei fumettisti e delle fumettiste LGBT che hanno un buon successo di vendita ma comunque hanno bisogno di altre entrate per poter sbarcare il lunario.

Iride: Quindi siamo ben felici di consigliare di acquistare il libro La Casa delle Magnolie di Flavia Biondi era il secondo consiglio di Massimo Basili. Che cosa ci proponi come ultimo consiglio di lettura per questo mese?

Simulacri

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Massimo Basili: Una miniserie che è uscita per Sergio Bonelli editore, che è la casa editrice di Tex di Dylan Dog e quindi voi penserete ma cosa c'entrano le storie LGBT con Sergio Bonelli editore? In effetti sembra che non c'entrino niente, ma in realtà questa miniserie di quattro volumi cartonati usciti tra il 2022 e il 2023 fanno parte di una collana, possiamo dire sperimentale, dove le storie LGBT sono di casa.

E questo Simulacri ha raccolto attorno a sé una serie di professionisti, tutti queer, tutti LGBT, per lavorare a una storia con personaggi LGBT. È quindi una specie di unicum e la prima volta per questa casa editrice occuparsi in modo così intenso di storie LGBT per un pubblico sicuramente diverso da quello dei lettori di Tex o di DylanDog. Però comunque con un certo coraggio, una certa intraprendenza perché questa storia thriller ambientata tra l'isola D'elba e l'isola di Pianosa dove un gruppo di amici sono alle prese con la scomparsa di un loro amico, Sebastiano, che è al centro di una serie di relazioni anche sentimentali e sessuali tra tutti loro.

Quindi consiglio di recuperarlo. Scritto da Marco Bibucci e Jacopo Camani, Eleonora Caruso e disegnato, solo disegnato da Giulio Macaione e Flavia Biondi.

Iride: Rimarrà un episodio unico o ci sono altri episodi e altre stagioni in vista?

Massimo Basili: Direi che la miniserie sta vendendo abbastanza bene e quindi la casa editrice ha deciso di continuare con una seconda stagione. Non ci saranno più però Giulio Macaione e Flavia Biondi ai disegni ma arriverà una new entry che sarà un autore queer che io considero di culto che è Samuel Spano, che tra l'altro è stato il primo autore che abbiamo presentato alla libreria Antigone nel 2017.

Iride: Ci spostiamo adesso su altri lidi. Grazie mille Massimo per i tuoi consigli di fumetti.

Mauro, tu che cosa ci proponi invece questo mese?

Di me non sai

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Mauro Muscio: Io vi propongo tre testi: due del 2022 come edizioni, uno invece appena uscito - è uscito da qualche settimana. I due testi del 2022 sono il Queer Nation Manifesto. Asterisco Edizioni e la ripubblicazione di Elogio del Margine di bell hooks, mentre il terzo testo, un romanzo uscito qualche settimana fa, è Di Me Non Sai di Raffaele Cataldo.

Iride: Come mai ci proponi questi titoli?

Mauro Muscio: I primi due perché ritengo essere due testi importanti sotto diversi punti di vista, sia per la loro storia editoriale sia per i contenuti, sia per l'autrice e il collettivo del Queer Nation Manifesto.

Di Me Non Sai invece è molto più facile perché l'ho appena finito di leggere, l'ho finito ieri e e mi è piaciuto. Mi è piaciuto molto, credo sia un bel libro, un testo interessante. Lui è un giovane autore emergente quindi era giusto dare spazio anche a qualcuno di di meno noto.

Iride: Ci puoi raccontare un po' di più su su di lui.

Mauro Muscio: Raffaele Cataldo è un giovane autore italiano, del sud Italia. Ha fatto alcune esperienze di scritture e di esercizi di scrittura con la scuola di scrittura Holden di Torino e arriva ad Accento, la casa editrice per cui pubblica questo romanzo Di Me Non Sai. Una casa editrice nuova anche questa una casa editrice indipendente nata un anno e mezzo fa circa. Arriva per interesse di Matteo B. Bianchi che è un noto autore italiano di di letteratura, ma anche un nome importante per quello che riguarda la critica letteraria italiana e non solo. Matteo B. Bianchi è il direttore editoriale di questa casa editrice. Scopre, o meglio legge, il manoscritto di Raffaele Cataldo e scopre un nome interessante e decide di pubblicare questo libro.

Noi avremo in libreria la fortuna di ospitare Raffaele Cataldo per presentare questo volume quindi, entreremo anche un pochino più nei dettagli circa la sua storia personale. Il libro è molto interessante. È un romanzo ambientato in Puglia con questi due protagonisti Lucio e Davide, uno più giovane e l'altro, un pochino più grande.

Dopo una serie di flirt diretti o indiretti e dopo la volontà di conoscersi, instaurano questo rapporto abbastanza noto nel mondo omosessuale maschile, quindi un rapporto fatto tendenzialmente di solo sesso però un solo sesso che coinvolge anche le vite dei due. Si conoscono, escono a cena, si incontrano anche in altri in altri luoghi ma è palese per entrambi che l'unico punto in comune davvero per l'età sostanzialmente e per quello che poi ne deriva in da questa differenza di età è il sesso. Un gran sesso evidentemente. È anche descritto in maniera molto interessante, mai volgare ma una scrittura, questo è anche un motivo per cui questo libro mi è piaciuto, una scrittura che riesce in qualche modo a farci ricordare emozioni, sensazioni, desideri, in alcuni casi anche frustrazioni che da quel sesso occasionale in parte ne derivano. Il problema, perché ovviamente c'è un problema, è che il più giovane, Davide, non ha mai dimenticato un certo Lorenzo.

E mentre Lucio nei confronti di Davide inizia a provare qualcosa di più. È un qualcosa di più che poi durante il racconto viene ben descritto, viene ben dettagliato. È un amore, sì, ma anche forse una sensazione di solitudine o forse anche un'ossessione. Appunto questo Lucio. Davide, invece, più giovane, all'ultimo anno del liceo, non è mai uscito da questa relazione con un certo Lorenzo, un certo Lorenzo che evidentemente l'ha completamente stravolto e un certo Lorenzo che non si sa perché, lo ha abbandonato a un certo punto. Ci sono diversi temi che rientrano qua sotto: c'è la migrazione verso il nord Italia e verso l'Europa, c'è la situazione scolastica c'è la situazione lavorativa, soprattutto della regione Puglia e in qualche modo è uno specchio del sud Italia, ma non solo secondo me. E c'è questo Lorenzo intorno al quale, tramite le parole di Davide tramite i pensieri, i viaggi mentali, diremmo noi, di Lucio, assume diverse conformazioni.

Sembra uno stronzo all'inizio, sembra uno che ha un altro o ha un amante. A un certo punto il sospetto è anche che abbia una moglie. Insomma, la lascia tutto molto nel mistero. Il problema però è che Davide rimane così sotto che va in qualche modo a corrompere questo rapporto che c'è tra i due.

Perché è interessante? Non è tanto la relazione sessuale in sé, non è tanto l'ex rapporto mai dimenticato. È effettivamente, e secondo me in questo Raffaele è molto bravo, è effettivamente l'ossessione che Lucio sviluppa per Davide che rende totalmente giustizia all'autore e a questa storia.

Iride: Ricordiamo il titolo

Mauro Muscio: Il titolo è Di Me Non Sai, Raffaele Cataldo, Accento edizioni.

Elogio del margine

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Iride: Questo era il primo consiglio di Mauro. Passiamo alla tua seconda raccomandazione del mese.

Mauro Muscio: La seconda raccomandazione è lei: bell hooks. bell hooks, autrice nera afro statunitense, donna nera afro stastatunitense che è venuta a mancare qualche anno fa.

Un'autrice che in Italia era già arrivata parecchi anni fa perché Feltrinelli aveva tradotto alcune delle sue opere che però poi sostanzialmente negli ultimi quindici venti anni erano andate tutte completamente fuori catalogo. Ritorna nel 2022 in Italia con una nuova edizione Elogio del Margine ad opera di una casa editrice indipendente, Tamu Edizioni e da lì inaugura, Tamu edizioni prima e Il Saggiatore dopo, la ripubblicazione di tutte le opere di bell hooks.

In parte forse viene un po' a tutte da pensare perché l'autrice è morta e quindi c'è questa logica editoriale per cui bisogna adesso rileggerla fino a quando appunto fino a tre anni fa era viva. Indipendentemente da questo fanno un'operazione, soprattutto Tamu edizione, un'operazione culturale molto interessante perché i testi di bell hooks sono tutti dei testi che forniscono importanti strumenti di lettura dell'oppressione razziale, del sessismo, del machismo strutturale, temi cari a bell hooks la quale oltre a questi poi negli anni riuscì anche, anche per il suo ruolo che poi ottenne in nelle università come docente, un po' a studiare e a diffondere con un pensiero fortemente critico tutto quello che riguarda la pedagogia, le relazioni, l'amore, le relazioni tra donne e le relazioni tra donne e uomini.

Però c'è questo testo Elogio del Margine. che io consiglio. Un testo che in Italia arrivò nel 98 con Feltrinelli per la traduzione di Maria Nadotti. In realtà il testo in sé è del 1990 e fu pubblicato all'interno di una raccolta più ampia di bell hooks. Tamu ripubblica Elogio del Margine con la traduzione e l'introduzione di Mariana Nadotti, traduzione rivista per questa nuova edizione. Però perché è centrale, secondo me?

Perché conviene poi partire da questo testo per chi vuole in qualche modo approcciare al pensiero di bell hooks, perché è il tema del margine che qui racconta e indaga e lo fa a partire da sé. bell hooks nei suoi scritti, qui soprattutto ma anche in altri, continua e prova almeno e secondo me lo fa molto bene, prova a mettere nero su bianco quello che le pratiche del femminismo storico ci hanno insegnato, cioè il partire dalla propria storia, il partire da sé e elaborarlo in qualche modo all'interno di una visione più ampia e strutturale dei rapporti e delle relazioni della società. Il margine è quel luogo in cui bell hooks non solo indica il punto di partenza, ma indica la coscienza necessaria per poi per poi partire.

bell hooks ripercorre la sua storia, ripercorre le sue tradizioni e la sua famiglia, ripercorre le difficoltà che ha avuto da donna nella sua famiglia per fare certe scelte e indaga anche come queste difficoltà vissute in famiglia in qualche modo siano state frutto delle discriminazioni che la società bianca statunitense ha imposto alle stesse comunità nere.

Racconta la sua difficoltà nell'approccio agli studi, non solo universitari in realtà, anche agli studi superiori, ma soprattutto poi alle difficoltà negli studi universitari. Racconta le sue difficoltà nella ricerca della casa, le sue difficoltà nella carriera universitaria, le sue difficoltà nei rapporti con gli uomini.

E lo fa sempre ponendo se stessa all'interno di un mondo più ampio, raccontando quindi aneddoti di compagni e compagne nere a lei vicine, raccontando elaborazioni politiche collettive che lei aveva in qualche modo assistito quando era un po' più giovane nei primi collettivi. E il margine diventa quindi in qualche modo una rilettura non solo di classe, ma una rilettura completa di tutte le dinamiche che costituiscono le soggettività più oppresse.

Anzi, scusate, senza il più. Le soggettività oppresse a cui bell hooks non solo vuole rivolgersi ma appartiene e alle quali vuole vuole parlare. È un testo meraviglioso. È molto breve e così come Feltrinelli nel 98 aveva fatto, anche Tamu lo ripubblica facendolo seguire da un altro testo che si intitola Scrivere al Buio, che in realtà è un dialogo tra ball hooks e Maria Nadotti, un dialogo che fecero per la pubblicazione in Italia negli anni novanta e che qui viene riprodotto perché è utile strumento anche per comprendere come la traduttrice femminista bianca italiana, Maria Nadotti, aveva in qualche modo approcciato al testo, alla traduzione e alla diffusione poi del margine di bell hooks.

Iride: Il secondo consiglio di Mauro della libreria Antigone è appunto questo fantastico libro di bell hooks: Elogio del Margine. Il terzo consiglio?

The queer nation manifesto

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Mauro Muscio: È un testo collettivo perché è un manifesto. È il Queer Nation Manifesto, un testo brevissimo in realtà, sono pochissime pagine appunto perché è un manifesto. Scritto nel 1990 dal collettivo che si chiamava Queer Nation, che era un collettivo di attiviste e attivisti newyorkesi che provenivano dall'esperienza di ACT UP New York, che quindi lottavano durante gli anni del grosso boom dell'AIDS ma soprattutto dello stigma intorno alle persone sieropositive.

La lotta che ACT UP faceva a New York e che poi fu replicata in altre città statunitensi come sappiamo in realtà era una lotta fortemente politica che poneva la questione dell'AIDS all'interno dei rapporti economici e politici della società in quel caso statunitense.

Poneva quindi anche la questione dell'AIDS come un fenomeno politico non gestito o gestito in un certo modo, legato agli interessi delle ditte farmaceutiche e quindi alla possibilità di pochissime fasce della popolazione bianche ad accedere in qualche modo a quelle che erano alcune prime cure sperimentali.

Dopo quell'esperienza ACT UP fonda questo collettivo, il Queer Nation, una nazione queer e diffonde questo manifesto con un foglio, un volantino, ma in realtà un volantone durante il Pride di New York del 1990. È un testo potentissimo per diversi motivi, ma in questa sede può aver senso parlaredi due di questi motivi. Il primo è l'utilizzo del termine queer fino a quel momento un termine non tanto diffuso negli Stati Uniti come termine di rivendicazione politica. E loro quasi per primi, non siamo certi e certe di questo, però è probabile che quella fu una delle prime testimonianze dell'utilizzo politico del termine queer ma sappiamo che in quegli anni nell'89 e 90 nasceva nell'accademia statunitense la teoria queer o le prime riflessioni intorno alla teoria queer.

E se in accademia succedeva questo, il collettivo del Queer Nation lo diffondeva nel Pride, lo diffondeva dal basso, come diremmo oggi, nelle comunità.

Il secondo motivo è la rivendicazione di questo Queer Nation che fa, prendendo gli strumenti del separatismo femminista e lesbico e portandoli molto all'estremo. È un attacco fortissimo all'eterosessualità come sistema di dominio ovviamente. È un attacco fortissimo a quelli che oggi sono molto evidenti, allora lo erano meno, i primi processi di normalizzazione delle sessualità ed è un attacco fortissimo che viene fatto allo Stato e alle industrie farmaceutiche e al loro operato nei confronti delle comunità LGBTQ.

È forte, davvero forte, potente. Difficile dire se è un manifesto attuale o meno. Pratica che poi non so quanto possa essere utile di per sé, rivedere testi e pensare di poterli attuare oggi e utilizzarli per leggere oggi. Però è importante per capire il processo che ha portato posizionamenti culturali, sociali e politici delle comunità queer oggi.

Parlano i gay, parlano le lesbiche, parlano ai gay e parlano alle lesbiche. Parlano anche agli eterosessuali dicendo loro cosa devono smettere di fare e cosa non devono più fare nei luoghi queer. Parlano di violenza, di violenza strutturale del sistema, di violenza psicologica, culturale e linguistica del sistema. Si rivolgono alle nuove generazioni, anche se quello era un collettivo comunque sostanzialmente fondato e vissuto da giovani attivisti e militanti. Però si rivolgono a quelli ancora più giovani per, lo dicono, arruolarli alla militanza politica queer. Noi l'abbiamo ripubblicato a partire da una traduzione che Lorenzo Bernini fece di questo testo nel 2021 sul sito di Dinamo Press. A

bbiamo con ovviamente la scelta di Lorenzo Bernini e i i redattori della rivista Francesco Brusa ed Emma Catherine Gainsforth. Con loro abbiamo ripreso quella traduzione e l'abbiamo riproposta in forma cartacea ed essendo un testo politicamente dirompente abbiamo voluto lasciare anche l'originale in inglese perché così in qualche modo chi ha le competenze e le conoscenze per leggerlo anche in lingua originale, può sicuramente cogliere delle sfumature linguistiche e quindi politiche che invece con la traduzione inevitabilmente in parte vengono sempre perse.

Iride: Come avrete intuito Mauro fa anche parte di Asterisco Edizioni che ha pubblicato Queer Nation Manifesto che è la terza raccomandazione di oggi. Io ti ringrazio moltissimo Mauro, ti ringrazio per la tua presenza. Grazie anche a Massimo, che è stato con noi e ci ha dato i consigli di questo mese.

Potete trovare questo podcast i link al progetto Fumetti Fuori e alla libreria Antigone, l'elenco dei libri che Massimo e Mauro ci hanno consigliato oggi e i link per acquistarli sul nostro sito iride.art e nei link in descrizione.

La libreria Antigone, che ringrazio ancora, ha riservato uno sconto 10% su tutti i libri e fumetti acquistati sul sito libreriantigone.com a tutte le ascoltatrici e gli ascoltatori di Iride che utilizzeranno il codice sconto IRIDEPOD23.

Per non perdere i prossimi episodi di Iride e il prossimo appuntamento con Massimo e Mauro per i consigli di libri e fumetti LGBTQ il mese prossimo potete iscrivervi alla newsletter sul nostro sito iride.art, seguirci sulle principali piattaforme di streaming tra cui Spotify, Apple Podcast e Google Podcast, su YouTube e su Instagram.

Grazie ancora a Massimo Basili, fondatore del progetto Fumetti Fuori, e Mauro Muscio, cofondatore anzi fondatore della libreria Antigone. Non vedo l'ora che sia il mese prossimo per risentirci ancora. Grazie veramente tanto e alla prossima.

Mauro Muscio: Grazie. Ciao. Ciao.

Massimo Basili: Ciao. Grazie.